Provinz & province
Lasst euch nicht täuschen: Wenn ihr morgen hören und lesen werdet, das Parlament hat – endlich! – die Provinzen abgeschafft, dann glaubt es nicht! Keine Provinz wird abgeschafft, allenfalls werden sie umbenannt. Es wird Aree metropolitane geben (neun, wo es, wenn Wörter Sinn hätten, höchstens drei gibt – Rom, Mailand, Neapel), Aree vaste, unioni di comuni und weitere solche Umschreibungen. Abgeschafft wurde einzig die Demokratie in den Provinzen. Es wird keine Provinz-Wahlen mehr geben. Weniger Wahlen, weniger Demokratie, das ist die neue Einsparung der Politikkosten.
Und was geht das alles uns an? Die Provinzen Bozen und Trient sind von dem großen Provinz-Abschaffungszirkus ausgenommen. Wie sonst auch meistens.
Es war deshalb nicht ohne Witz, dass meine Gruppe SEL ausgerechnet mich mit der Wortmeldung zur Generaldebatte über die “Abschaffung der Provinzen” betraut hat. “Da cittadino di una provincia speciale”, begann ich, “titolare di una ferrea ‘clausola di salvaguardia’, può sembrare irrispettoso, pontificare sulla inutilità, quindi, sul bisogno di abolizione delle province.”
Einige Auszüge aus meiner Rede:
– Delle province italiane vale quanto noi diciamo dei gatti: i gatti hanno sette vite. Qui li stiamo abbattendo per la terza volta. Quante volte ancora vogliamo vendere questa favola per legge di soppressione delle province?
– Non si tolgono le province, si toglie la democrazia alle province.
– Noi curiamo una patologia sbagliata. Ci preoccupiamo tanto di come sfruttare, di come gestire meglio il voto dei cittadini. Invece non ci preoccupiamo per niente di come procurarci i voti. Di come invogliare i cittadini ad andare a votare. È questo il problema. Ci occupiamo della fantomatica governabilità e sacrifichiamo ad essa ogni altro principio. La sofferenza del momento non è la governabilità. È la rappresentanza.
Florian Kronbichler
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