Oggi a mezzogiorno, assieme ad alcuni colleghi del Partito democratico e al noto magistrato Ferdinando Imposimato, interverrò alla Conferenza Stampa sul caso Chico Forti, giovane trentino, condannato all’ergastolo in strano modo e detenuto in Florida (USA). Chiediamo che il governo italiano si muova per garantire al nostro concittadino un processo giusto.
Io partecipo volentieri a iniziative umanitarie di questo tipo, a prescindere che riguardino casi sudtirolesi o meno. Ci tengo molto ad onorare l’impegno costituzionale secondo cui “ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione”. Non sta nella tradizionale dei parlamentari sudtirolesi che del loro mandato hanno una concezione meno ecumenica. Si considerano piuttosto degli ambasciatori del proprio collegio elettorale presso un governo nemico.
Io non ci sto a tale concezione amputata del mandato parlamentare, così come non ci sto ai soliti ricatti etnici. Ciò che è bene per l’Italia, di regola è anche bene per il Sudtirolo. Costruirci sopra una alternativa (o con lo Stato o con il Land) è una montatura ideologica e crea solo danni.
Qualcuno crede di averci la prova della mia identità di “vaterlandsloser Geselle”, persona senza senso patriottico (insulto dei nazionalisti nei confronti dei socialdemocratici nel 19esimo sec.), ma non mi fa impressione. Ed ora vado a difendere il nostro vicino trentino Chico, inguaiato in America.

Florian Kronbichler

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