Florian
Kronbichler


Altro che semestre europeo!

Mit der Begründung / dem Vorwand, an den “Kosten der Politik” zu sparen, hat die Abgeordnetenkammer aus dem Lesesaal für die Abgeordneten die wenigen internationalen Zeitungen, die dort bisher auflagen (Süddeutsche, FAZ, El Pais, Le Monde, Times, NY-Times, Financial-Times) abbestellt. Ich habe gegen diese “Provinzialisierung” des Lesesaales in meinem Namen und in dem mehrerer Kollegen mit folgender Petition an die Kammer-Quästoren protestiert und um die Wiederherstellung eines Rests an Internationalität gebeten.

Illustri colleghi,

dall’inizio del mese sono spariti dalla sala lettura della Camera, presumiamo su Vostra indicazione, i quotidiani esteri. Non volendo pensare male, riteniamo si sia trattato di una iniziativa all’insegna del contenimento dei costi della politica, obiettivo che ci trova d’accordo nella sua generalità, ma sulla cui attuazione in specifico ci permettiamo di avanzare qualche dubbio.

Siamo ben consci del fatto che i giornali esteri sono fra i meno letti di tutti quanti a disposizione in sala. Costano pure qualcosa in più. Inoltre, a chi ha già lamentato la mancanza, fu risposto che la stampa estera, alla pari con quella nazionale, può comunque essere seguita on-line. È vero, però non ci pare un segnale confortante né per i lettori né tantomeno per chi i giornali li scrive, che sia proprio il Parlamento a sanzionare l’inutilità dei media stampati. E vale un’altra considerazione ancora: I giornali nazionali, volendo, sono reperibili a ogni edicola (persino alla Camera stessa), i giornali esteri invece molto di meno.

Tutto ciò per spiegare che la sala lettura, privata dei giornali esteri, finisce impoverita di un autentico plusvalore. Perde quel poco di internazionalità che per un “salotto” parlamentare dovrebbe costituire un minimo indispensabile. Una sala lettura di soli giornali italiani non è una sala lettura parlamentare. Non c’è biblioteca di quartiere che oggi non offra almeno un giornale o periodico in lingua straniera.

Impossibile non notare una simbolica quanto imbarazzante coincidenza: Ci vediamo chiuse le poche finestre sull’Europa e sul mondo proprio nel momento, in cui l’Italia approda alla presidenza dell’Unione europea. È una coincidenza al ribasso: invece che decollare ad una audace internazionalizzazione, ci si rassegna ad una bieca provincializzazione.
Onorevoli questori, siamo certi che condividete la nostra richiesta ripristinando la offerta così come l’abbiamo avuta e apprezzata fino a poc’anzi. Riteniamo un minimo di offerta internazionale, oltre che utile ai parlamentari, indispensabile al decoro e all’autostima del Parlamento stesso.

Florian Kronbichler


Flor now
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