E siamo alle solite: A corto di buone ragioni proprie (e un po’ pure di soldi), il partito-padrone sudtirolese ricorre alla sua arma più sperimentata: Si inventa il nemico esterno, trovandolo all’occasione nello Stato centralista e ladrone. Ci toglie autonomia e schei.
Non è vero niente. Chi dà risalto a ogni moto di insofferenza anti-autonomista (esempio ultimo il “caso” Liliana Ventricelli), dà retta allo stereotipo secondo il quale a mettere fuoco, di solito sono i pompieri stessi.
Mi è conforto in questi tempi di confusione la governatrice del Friuli Venezia Giulia, Deborah Serracchiani. Ieri, in audizione alla Commissione interparlamentare per le questioni regionali, ha zittito i politici piagnoni con una affermazione tanto coraggiosa quanto inusuale. “Abbiamo avuti troppi sprechi, ha detto, e ne abbiamo ancora. C’era bisogno che ci venissero a mancare i soldi per affrontare le riforme. Con le tasche piene, le riforme non le avremmo affrontate.”
Finalmente una politica, in più una presidente di regione di autonomia speciale, a parlare non solo della crisi come catastrofe, ma pure come chance. Mi sono congratulato con la Serracchiani.

Florian Kronbichler