Nein sagen – e Referendum
Will mir jemand ganz bös kommen, fragt er mich: Und? Was hast du denn erreicht für Südtirol? Die Frage ist die Trumpfass aller Stänkerer, die nämlich wissen wollen, dass ich nichts erreicht habe. Ich antworte dann gern, ob er wissen will, was ich verhindert habe. Denn ich habe keinen Neinsager-Komplex. Es gibt viel zu wenig Neinsager, und als Oppositionspolitiker als Neinsager beschimpft zu werden, rechne ich mir zu Ehre an. Wer soll nein sagen, wenn nicht ich. Nein ist mir Pflicht und Ehrensache.
In den nächsten Tagen werde ich ein sehr erfolgreiches Nein aus meiner parlamentarischen Tätigkeit zu erzählen haben. Ich bitte um ein bisschen Geduld.
Questo pomeriggio sono stato a Trento. Insieme ai compagni di Sinistra Ecologia Libertà del Trentino, ho tenuto una conferenza stampa per lanciare i referendum contro la politica del risparmio prima di tutto e ad ogni costo, in politichese: „fiscal compact“. Da luglio e fino a fine settembre in tutta l’Italia raccogliamo firme per dire stop ad una austerità ottusa, sì alla crescita economica, sì ad un Europa del lavoro e di un new-deal. È significativo che la legge oggetto di referendum
È una campagna sostanzialmente di sinistra che ha, però, attirato l’interesse di gran parte del sindacato e pure di esponenti di peso del Pd come Fassina o Cuperlo. I compagni Sel di Bolzano intorno a Guido, Loredana, Elena e Luca hanno iniziato a muoversi per primi. La loro bancarella ambulante fa ormai parte della fisionomia della città di Bolzano. Elezioni, referendum o petizioni, non c’è momento politico che non li veda scendere in piazza. È proprio ora di dirgli un grande grazie di cuore.
Florian Kronbichler