A 20 anni dalla morte
Andiamo piano, ma spero sano e forse lontano. A Bolzano, nel nuovo quartiere popolare Firmian, probabilmente sul terreno che una volta era di sua proprietà, oggi hanno aperto una scuola elementare intitolata ad Alexander Langer. Non una qualsiasi scuola elementare. È la prima scuola in Sudtirolo che ospita nello stesso edificio e con spazi in comune, classi di insegnamento in lingua tedesca e italiana. Gli alunni sono ovviamente di madrelingua sia tedesca che italiana e parecchi di altre madrelingue ancora.
La Alexander Langer è la prima scuola plurilingue in Sudtirolo. Non la chiamo “mista”, perché sarebbe irrispettoso, “pluri” è il termine appropriato. Una scuola non più divisa per “gruppi etnici”, ma unica, senza muri né steccati. A consegnarla ai suoi alunni, genitori ed insegnanti c’erano, stamattina, il Gotha della politica scolastica, assessori provinciali tedesco ed italiano, i provveditori agli studi, tutti. È caduto un muro. Ciò per cui Alexander Langer all’epoca della sua militanza politica fu demonizzato traditore, anzi, becchino della cultura tedesca in Sudtirolo, “peggio dei fascisti”, oggi ha avuto i crismi della politica ufficiale.
Proprio una bella giornata. Giornata storica. E non vogliamo fare i permalosi né tanto meno i vendicativi. Grandi idee hanno bisogno di tempo. Alexander Langer è morto nel 1995. A dieci anni dalla morte, nel 2005, a Vipiteno, sua città natia, gli fu dedicata una piazza (piazzuola, in verità). Si trova accanto alla scuola elementare italiana “Don Lorenzo Milani” il che considero una felice, simbolica coincidenza: Don Milani fu uno dei maestri che più hanno influenzato il giovane Langer. Ora, ad altri diec’anni e alla vigilia del 20esimo anniversario di morte, che ricorre l’anno prossimo, Alexandra Langer ha la “sua” scuola. Profetico!
Florian Kronbichler