Florian
Kronbichler


Il no di dovere

“Dove il diritto si cambia in torto, resistere diventa d’obbligo.” La citazione è forte, lo ammetto, però i colleghi parlamentari SVP Zeller e compagnia si diano una calmata. Se credono di dovermi dare del delatore e del traditore della causa autonomista, facciano pure. Non mi fa impressione.
Se anche Zeller, dispregiativamente, mi vede solo “seduto sul divanetto a criticare”, mentre lui (sul pulpito, presumo) giorno e notte “sta lavorando per noi”, io non mi vergogno di dire di no: no a delle richieste presuntuose tipo giudice costituzionale sudtirolese, no a favorini ad personam, no a ogni soluzione revanscista della toponomastica, no ad una legge elettorale disegnata sul partito (di raccolta) etnica e no a tant’altro purtroppo.
No, non cedo al ricatto diffamatorio del “Neinsager”. Dire di no è di dovere, dove il sì imperversa con prepotenza.
Mi toccherà, domani, con molta probabilità di nuovo a dire di no e sarà un no ad un’altra cosiddetta “conquista storica per l’autonomia” che io invece considero una furberia a danno del nostro più prezioso patrimonio che è la natura. Domani, mercoledì, la Commissione dei 12 deciderà sul futuro del Parco Nazionale dello Stelvio. Se passa la proposta così come la Commissione vorrebbe, non avremo più un Parco Nazionale. Così come concepita e scritta, la Norma ne confermerebbe di fatto la “liquidazione”. Dalle ceneri del Parco Nazionale nascerebbero due parchi naturali provinciali (di Trento e di Bolzano) e un parco regionale della Lombardia, con autonome strutture di gestione, separati Piani e regolamenti, normative distinte e con un Comitato di coordinamento dalla natura ibrida e politica privo di competenze qualificate (tecnico-scientifiche) e di conseguenza incapace di svolgere i compiti di “coordinamento e di indirizzo” previsti. Il „comitato di coordinamento“ come organo comune di indirizzo non ha alcuna reale competenza. È una foglia di fico.
Mi tocca sperare che il ministero dell’ambiente insista sul suo parere negativo. Ho smesso di credere che provinciale è sempre meglio.

Florian Kronbichler

Discutere su Facebook


Flor now
Facebook Link