Con Renzi dall’Europa a Malles
Le storie piccole sono le migliori, bisogna aver il coraggio di raccontarle. È una vecchia massima del giornalismo, ma apparentemente funziona anche in politica. Il presidente del consiglio Renzi ha tenuto il suo discorso (di commiato o poco meno) da presidente del Consiglio Europeo (del semestre italiano che mestamente verte al termine). Io ho risposto a nome del gruppo di Sel. A sorpresa dei colleghi parlamentari, e un po’ anche del presidente Renzi, non ho ceduto alla tentazione di gareggiare con gli altri relatori a chi fosse l’europeista champion del reame. No, ho parlato di cose di casa nostra, neanche dell’Italia, no, del mio piccolo Sudtirolo. Ho raccontato del referendum anti-pesticidi di Malles, vinto alla grande dalla popolazione del posto, ma messa in pericolo dalle lobby agro-industriali e pro-pesticidi in diabolica ricerca di qualche normativa europea che dichiari la non-competenza del Comune in materia. “Ci difenda, Presidente – ho detto – da questa Europa mostruosa!”
Ho parlato del Brennero. “Il dramma profughi in Italia non si chiama solo Lampedusa; porta anche il nome del Brennero”. E ho raccontato la storia dei 5.000 respingimenti in questo solo anno 2014 e delle proteste vergognose di Casa-Pound e estremisti del posto contro quella struttura di accoglienza provvisoria per i profughi respinti che domani, spero, sarà inaugurata da Provincia e Caritas.
Ho scomodato (però non a sproposito) persino Alexander Langer che Renzi tanto ama citare.
Effetto delle mie “storie piccole”: Sono riuscito a suscitare, se non l’interesse, di sicuro l’attenzione di Renzi. È proverbiale la handy-mania di Renzi. È noto a snobbare interventi altrui, e a dimostrazione del suo disinteresse manda sms e tweets in continuazione. Dev’essere stato il mio stravagante, “provinciale” approccio alla politica europea a suscitare la sua curiosità. Eccezione assoluta: Renzi ha iniziato a guardarmi incuriosito, poi ha seguito con attenzione il mio intervento, ha annuito, ha espresso disappunto, si è fatto notizie.
Infine, replicando agli interventi dei gruppi, fu Renzi a spiegarmi l’Europa da una prospettiva localista: promettendo, sulla falsariga di Malles, faville in politica agricola del futuro e prendendo lo spunto dagli antipodi Brennero-Lampedusa, ulteriori impegni a favore dei profughi.
È la prova: Le storie piccole sono le migliori. Ho avuto il coraggio di raccontarne.
Florian Kronbichler