Florian
Kronbichler


Il bacillo della divisione

Der Bazillus des “Je klarer wir trennen, desto besser verstehen wir uns”, Jahrzehnte lang Leitstern der SVP-Autonomiepolitik ist definitiv auf die italienische Seite übergesprungen und hier bezeichnenderweise auf die nationalistische. Forza-Italia-Abgeordnete Michaela Biancofiore hat heute im Rahmen der Verfassungsreform gefordert, dass der künftig einzige italienische Senator der Provinz Bozen (auch die deutsche Sprachgruppe hat einen) nur von den italienischen Mitgliedern des Südtiroler Landtages gewählt wird. Ich habe daraufhin in der Kammer-Vollversammlung wie folgt geantwortet. Biancofiores Antrag wurde daraufhin mit großer Mehrheit abgelehnt.

“La collega Biancofiore pone un problema giusto, dando però la risposta sbagliata. Anzi, non solo sbagliata, ma sciagurata.

È vero che il sistema Sudtirolo, sistema ingegnato nel nome e a favore della tutela delle minoranze, ha in sé qualcosa di contraddittorio.
È un principio nobile verso l’esterno. Nobile a difesa della minoranza linguistica tedesca nei confronti della maggioranza nazionale italiana dello Stato.

Però, se non è attuato con alto senso di responsabilità e in uno spirito di solidarietà fra i gruppi, il nobile principio si può convertire in un macigno all’interno di un sistema, in cui tale minoranza tutelata è maggioranza.

È il caso del Sudtirolo. Il mio gruppo linguistico è minoranza a livello nazionale. Ma è innegabile –piaccia o non piaccia alla SVP – che all’interno del sistema Sudtirolo il mio gruppo è maggioranza e quello italiano minoranza.

Un sistema fondata sostanzialmente sulla tutela dei gruppi e sulla rappresentanza dei gruppi che da noi si chiama proporzionale etnica, inevitabilmente, a lungo termine funziona a favore del gruppo più forte. Il più forte tende a rafforzarsi, il più debole a indebolirsi.

È la logica del sistema dei “gruppi” e della separazione dei gruppi. Ed è una logica da superare.
Ora, l’emendamento della collega Biancofiore, pur criticando da sempre la politica di divisione della Volkspartei, va nella esatta stessa direzione: invece di superare il sistema, porta all’estremo compimento il sistema della divisione. Dopo i posti di lavoro, le cariche istituzionali, anche il corpo elettorale andrebbe separato in gruppi linguistici.

La collega Biancofiore., intenzionalmente o per ignavia, sta cementificando la cinica logica, in passato solo tedesca, del “più ci dividiamo e meglio ci comprendiamo”. Mi ci opporrò con tutti i mezzi a disposizione.

Florian Kronbichler

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