Florian
Kronbichler


Minacce amiche

Ricatto amico con soccorso indesiderato ieri notte alla Camera. Laura Castelli, deputata M5S fra le più battagliere del gruppo, denuncia una “ritorsione” di cui sarebbe divenuta testimone poch’anzi: “Il collega Bressa che fa parte del Governo, è andato dai colleghi qua dietro (i deputati SVP) spiegando che, siccome avevano presentato troppi subemendamenti, allora l’incontro di Arno, di cui chiaramente noi non siamo assolutamente consapevoli, saltava.”
Sorpresi di essere stati scoperti ed imbarazzati dall’ indesiderato soccorso M5S, Schullian (SVP) chiede la parola cercando di minimizzare: “Vorrei solo precisare che non si trattava di minaccia e che non abbiamo chiesto il commento di colei che è appartenente al MoVimento 5 Stelle.
Il battibecco pubblico si chiude lì. Io cerco l’incolpato sottosegretario Bressa trovandolo girovagare in Transatlantico: “La chioccia ha minacciato i suoi cuccioli, eh?” Lui ridacchia: “Ho detto a loro che se credono di poter far casino, l’incontro fissato per Arno non ci sarà.” Io: “E non sarebbe una minaccia?” Bressa: “Non è una minaccia, è una comunicazione.”
Bella “comunicazione” fra amici! La pattuglia SVP non ha aperto becco per tutto il dibattito sulla riforma costituzionale votando militarescamente ciò che il governo le propone e ritirando tutti gli emendamenti da essa proposti. Intende insistere solo su una aggiunta finale che le garantirebbe “poter” chiedere, sotto specifiche condizioni, ulteriori competenze autonome.
Solo “poter chiedere”, non ottenere, intendiamoci. Ma siccome il governo intende tener fermo il testo così come approvato al Senato, “l’amico-tutore” Bressa gliel’ha dovuto far capire con le brutte: insomma, che la SVP è sì gruppo autonomo, ma a sovranità limitata.

Florian Kronbichler

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