Florian
Kronbichler


Rissa fiume

Mezzanotte passata, siamo in seduta “fiume”, ma fluisce solo il tempo. La Costituzione sta lì, ferma, e se di riforma mai si fosse potuto parlare, questa notte ne è stata la smentita. Se mai arriverà al traguardo che i suoi autori e sostenitori si sono posti, sarà una controriforma. Si cambierà, ma si cambierà in peggio. E le circostanze per le quali ci si arriva, altrettanto sono le peggiori.
Da ore non ci troviamo in una Aula parlamentare, ma piuttosto in curva sud di uno stadio di calcio. Da mezz’ora i colleghi del M5S battono a tamburo i pugni sui pulpiti al grido ritmato di “onestà, onestà, onestà!” Intanto intorno al mio posto è esplosa una vera e propria maxi-rissa con colleghi del DP e di SEL che sono venuti alle mani. A mia grande sorpresa ho trovato intero ed illeso il computer che avevo lasciato acceso al mio posto.
C’è da essere tristi. Una triste riforma della Costituzione nasce in modo triste che più triste non sarebbe possibile. A lungo pensavo che riforma ci dovesse essere, e se anche fosse la peggiore, pur che riforma ci sia. Non lo penso più. Meglio di questa riforma che è una controriforma, è nessuna riforma.
Siamo arrivati all’una, l’Aula non si placa. Prima c’era la rissa, ora, da mezz’ora, discutiamo della rissa. Degli articoli e degli emendamenti riguardo alla Riforma costituzionale nessuna traccia. E sono centinaia. Intanto faremo mattina. È “seduta fiume”.


Flor now
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