Florian
Kronbichler


I barbari – ospiti e di casa nostra

 

Confesso: della “discesa dei barbari” a Roma mi sono accorto per via indiretta. Mi ero recato in un negozio vicino a casa mia per comprarmi una bottiglia di vino che volevo portare a cena da amici. Trovavo il banco dei vini coperto con un telo e su mia domanda innocente del perché, la signora alla cassa mi rispose: “È per i tifosi del Rotterdam”.

Iniziai a capire: Era la ragione per cui piazza Montecitorio e tutti gli accessi a parlamento e edifici governativi erano sbarrati tutto il giorno; per cui giravano gli elicotteri della polizia sopra la città; per cui l’intera città era assediata da polizia e carabinieri. Una partita di calcio, in più di importanza secondaria, basta per far proclamare alla città capitale d’Italia lo stato di emergenza.

Eh, a tanto siamo arrivati. Altro che immigrazioni clandestini! altro che profughi! Gli immigranti che mettono a rischio sicurezza, cultura e vita sono i barbari della civilissima, ricchissima Olanda, gente benestante travestita da tifosi del calcio, all’occasione olandese del Feyenoord Rotterdam.

E che la civile, ricca Italia non si scandalizzi troppo. Un paese che ha a capo della sua federazione del calcio professionale un presidente, Davecchio, che metteva in guardia da giocatori “mangiatori di banane” (presidente votato pure dal presidente perbenista Walter Baumgartner del FC Südtirol); un paese che annuisce sghignazzando, quando il suo allenatore più prestigioso, Arrigo Sacchi, trova la ragione della miseria del calcio nazionale nei “troppi neri” che affollerebbero i vivai delle squadre; un paese così non ha ragione di scandalizzarsi di troppo, quando tifosi ospiti si tramutano in bestie.

Il calcio è questo. Anche il nostro. I barbari siamo noi. E il sacco di Roma, un’altra volta, lo commettono i barbari dell’Europa grassa e presunta civile. Onore agli immigranti poveri e puzzolenti di tutti i paesi!

Florian Kronbichler

Discutere su Facebook


Flor now
Facebook Link