Forte di un robusto massaggio e di buoni consigli della fisioterapista Margarethe Stieler sono partito in treno e in questo momento arrivato a Roma. Sono mancato una settimana, ma ho perso niente (mi consolano i compagni), importante, mi fanno credere, che sia tornato ora e “ristabilito”. Di “ristabilito” non voglio parlare, ma sto meglio, molto meglio, e domattina già mi attende un test di prova: devo illustrare in Aula una “interpellanza urgente” riguardo alla riforma del Parco nazionale dello Stelvio, interpellanza “urgente”, da me presentata nel febbraio del 2014, quindi, più di un anno fa. Tanto per dar un’idea dell’ “urgenza”.
Ci sarà il ministro dell’ambiente a rispondere, ma non mi avrà da dire niente di nuovo. Nel frattempo la Commissione paritetica dei 12 ha già approvato la rispettiva norma di attuazione, il governo è d’accordo, manca il decreto che sarà una formalità. Non mi dichiarerò soddisfatto, ovviamente, ma non credo che al ministro farà grande impressione.
Poi mi avrò da buttare sulla legge elettorale. In combinazione con la riforma costituzionale sarà un attentato alla democrazia parlamentare. Daremo battaglia in Commissione e in Aula, presentando emendamenti il più possibile, anche su quella parte disegnata spudoratamente ad unico favore della SVP. Ma sarà difficile. Renzi non ammette contraddittori, e i suoi si adeguano.
Inoltre ci sono le mie tre commissioni, delle politiche europee, delle questioni regionali e quella d’inchiesta sul caso Moro. Tutte e tre con sedute domani. Meglio andare a letto a riposare. Che la schiena mi sia leggera!

Florian Kronbichler

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