Florian
Kronbichler


Per Langer a Bruxelles

Dopo la nave-salvataggio profughi al largo di Lampedusa della settimana scorsa e il maso Stallwies su 2000 metri di altezza in Val Martello (Sudtirolo) con i contadini del fine-settimana, ora sono in treno per Roma per raggiungere in aereo domani Bruxelles. Lì, al Parlamento europeo mercoledì, 3 giugno, si terrà una cerimonia in ricordo di 20 anni dalla morte di Alexander Langer. Il tema è: “Alexander Langer: 20 years later. A visionary witness of our time”.
Sono stato invitato a intervenire come relatore, il che mi fa tanto onore. Ma la compagnia in cui mi troverò, mi induce non poco rispetto: Prenderanno la parola, oltre a me, il presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz, Adriano Sofri, la vicepresidente del Bundestag Claudia Roth e il ministro degli esteri italiano Paolo Gentiloni. Ho riflettuto molto su cosa dire, e data la parata di tanti illustri colleghi, ho deciso di tergiversare su qualcosa di speciale. Toccherò una delle debolezze del personaggio che, come ben sappiamo, spesso sono una qualità dell’uomo e non un difetto. Ho confessato il contenuto solo a Valeria, vedova di Alexander. Mi ha incoraggiato il che mi rassicura. Vedremo. In ogni caso, vi farò sapere.

Florian Kronbichler

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