Ora è richiesta capacità di resistenza. Benko ha portato in postazione l’artiglieria pesante sparando gli ultimi missili propagandistici. Dalla lontana Roma non posso fare più altro che supplicare le consigliere e i consiglieri comunali di Bolzano, nelle cui mani sta la sorte della nostra città: resistete! Non cedete né alle pressioni né alle lusinghe del faccendiere e dei suoi servizievoli emissari.
Stasera, in consiglio comunale di Bolzano si deciderà su una importante parte del futuro non solo della nostra citta capitale, ma dell’intero Sudtirolo. Sono convintamente per un no al progetto Benko che qui non ha più alcun bisogno di essere spiegato. Spero che questo mio no trovi in Consiglio comunale una maggioranza – di chiunque misura e colore esso sia. Lo dichiaro alla vigilia del voto per assicurare chi fra le consiglieri e i consiglieri la pensa come me della mia incondizionata solidarietà. Vinceremo o perderemo insieme. E vogliamo poter dire, a questione decisa: Ognuno nel suo ruolo, abbiamo fatto il possibile.
Ci è stato detto per l’intera campagna elettorale (perché di tale negli ultimi mesi si è trattato) e ancor di più ci diranno se l’avremo vinta: Bolzano rimarrà ferma. Perderà in competitività. Scenderà dal treno del progresso. Sprofonderà nella mediocrità.
Sono minacce velleitarie di chi non conosce né la nostra terra né i suoi cittadini e men che meno la sua storia. La conoscessero, saprebbero che Bolzano e il Sudtirolo intero oggi sono apprezzati proprio perché più volte nella storia hanno saputo fare scelte in assoluta controtendenza al mainstream imperante. Chiamo a memoria solo il no ad un nuovo ponte Talvera (a cantiere giá aperto), il no a diversi progetti d’autostrada (Alemagna e Ulm-Milano), il no all’insediamento della multinazionale delle gomme Continental a Bressanone. In ognuno di questi casi ci fu pronosticato lo sprofondamento nella miseria e nel provincialismo, come ora per la Bolzano senza Benko. La realtà era: il benessere per tutti e Bolzano città capolista in qualità di vita. Il no a Benko è un sì a Bolzano nostra.

Florian Kronbichler
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