Dalla Rosa Bianca a Terzolas
Alexander Langer è e resta una garanzia di successo per ogni iniziativa, politica e non. L’interesse al personaggio e ai suoi messaggi è vivo sin dalla sua morte, anzi, cresce con il passare degli anni. Il ventennale che cade in questo 2015, vede un crescendo imponente di questa, chiamiamola Alexofilia. Alexander Langer, a vent’anni dalla sua morte sembra più vivo che –, scusate: in vita.
Ieri, su invito della “Rosa bianca”, associazione italiana “per l’educazione alla politica e alla democrazia”, che tiene annualmente il suo convegno di studio nell’ex-convento cappuccino di Terzolas in Val di Sole, ho parlato di Alexander Langer. Il tema del convegno quest’anno è “Rischiare la pace”, e il sotto-tema a me dato fu “Alexander Langer, il mite lottatore”.
I partecipanti al convegno venivano da ogni parte d’Italia, ma di sicuro non c’era qualcuno che non conoscesse Langer. Spero di aver potuto dire a tutte queste persone almeno un piccolo qualcosa di nuovo sul mio illustre compatriota. L’attenzione in platea e, dopo un’ora e mezza, il caloroso applauso mi sembravano essere un segnale che la serata fosse ben riuscita.
Florian Kronbichler