Oggi alla Camera ho parlato della doppia cittadinanza.
Ecco per voi il mio intervento:
Cara Presidente,
Dibattendo di cittadinanza, che è roba seria, mi pare d’obbligo non tacere di abuso di cittadinanze. Sento per questo il dovere di chiamare l’attenzione di questo Parlamento ad una iniziativa in atto nella mia terra, il Sudtirolo, che ritengo dannoso.
È la rivendicazione della cosiddetta doppia cittadinanza italo- austriaca. Da tempo, forze politiche sudtirolesi fanno pressione sul parlamento austriaco affinché esso conceda ai sudtirolesi discendenti di antenati dell’impero austro-ungarico la cittadinanza della Repubblica austriaca. Vogliono tenere quella italiana, e in più ottenere quella austriaca. Sabato scorso, sul confine del Brennero, c’è stata una prima manifestazione a rivendicazione di tale doppia cittadinanza.
L’imbarazzo delle forze democratiche austriache è manifesto. I partiti di governo, cosiccome il partito di maggioranza sudtirolese sono storicamente ricattabili da un loro “complesso patriottico”. Sono contrari o almeno hanno il pudore di non dar fiato alle trombe nazionalistiche, ma non osano dirlo chiaramente.
Ecco, voglio bollare questa operazione semi-clandestina della doppia cittadinanza una manovra irresponsabile. A parte le ripercussioni internazionali, essa mette a rischio la pace etnica interno al Sudtirolo, discriminando la popolazione fra chi ha diritto al doppio passaporto e chi no, fra chi ha l’albero genealogico in regola e chi no, fra chi è un buon patriota e chi un vaterlandsloser Geselle, insomma, fra chi è deutsch e chi italiano. Ricadremmo indietro nel jus sanguinis che qui stiamo superando, e torneremmo a delle opzioni di funesto ricordo storico.
Florian Kronbichler