Florian
Kronbichler


Per l’arte della convivenza alla “Scuola della Shoah

Una bella, propria bella esperienza oggi all’Università di Teramo. Da anni una rete di 10 università italiane organizza seminari, corsi ed esposizioni , cosiddette „scuole della Shoah“, iniziative in memoria dell’Holocaust e contro il negazionismo. Quest’anno l’evento è stato organizzato dall’ateneo abruzzese e per la felice coincidenza che al Parlamento fu approvata proprio questa settimana la legge contro il negazionismo, è iniziata in modo particolarmente solenne.
Ho avuto l’onore di essere stato invitato dal rettore dell’Università e dal ambasciatore dello Stato d’Israele a tenere la relazione d’inaugurazione della “scuola della Shoah”. Di fronte autorità politiche ed accademiche e ad una Aula magna piena di studenti (tra i quali 21 venuti dall’Israele), ho parlato dell’ “arte della convivenza”, espletando esperienze e riflessioni sul “decalogo per la convivenza multi-etnica” di Alexander Langer. Ho pensato (e detto) che l’occuparsi di quella “arte” sia un indispensabile antidoto all’ odio razzista, quindi il miglior modo di ricordare la Shoah.
Mi chiedete come sia andata? Da giudicare dall’attenzione del pubblico, mi azzardo di dire: Sono stato capito. Fu un successone.

Florian Kronbichler

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