Florian
Kronbichler


Del lavoro politico

A proposito: lavoro dei politici. Lavorano poco? Tanto? Troppo? Se ne discute in modo tanto controverso quanto dei loro soldi. A tutte le due questioni io rispondo allo stesso modo già dai tempi che politico non ero e nemmeno mi immaginavo di diventarlo. Primo: il politico può essere tutto, stupido, falso, incretinito, ma non può essere pigro. Se lo fosse, non diventerebbe politico. O non lo rimarrebbe a lungo. Secondo, in quanto ai soldi: per quelli che gli restano, ci sono modi più comodi per guadagnarseli. Sono del parere che i politici si guadagnano ciò che guadagnano.

Sono chiacchiere che mi capitano con vicini di sedia in treno nei miei tragitti di lunedì da Bolzano a Roma. E ancora un’altra domanda mi viene spesso posta: Quanti giorni lavori e quanti sono il tuo fine-settimana? Sto meditando sopra e mi sorprendo a covare un’altra domanda ancora: Cosa sto facendo in questo momento, lunedì sera, passando per Firenze, direzione Roma: Vado a lavorare o torno dal lavoro? È più faticante il lavoro al Parlamento durante la settimana e piuttosto quello il fine-settimana a casa e “sul territorio”?

Non è una domanda retorica. Se la pongono altri parlamentari molto più di me che non tengo clientele, non ho nessuno secondo impiego (che per qualcuno è il primo impiego) e dopo tutto non faccio alcun lavoro “di partito”. Ma ciò nonostante, anche il politico meno importante (tipo me) fa l’amara esperienza che non appartiene più a se stesso; l’esperienza che chi mi ha eletto (e più ancora chi lo dice senza averlo fatto), ha un diritto di me.

Non mi sono mai lamentato del tanto lavoro che ho. Mi piace quello al parlamento, nelle tante, troppe commissioni in cui ho scelto di collaborare, e con entusiasmo sono approdato, la settimana passata, alla mia nuova carica al Consiglio d’Europa. Ma mi piace altrettanto i tanti piccoli impegni che mi riempiono il fine-settimana a Bolzano e in giro per il Sudtirolo e il Trentino. Di solito cerco di rispettare gli inviti a iniziative e dibattiti fra verdi, SEL e associazioni volontaristiche varie. A volte, però, mi creo io stesso degli straordinari anche strani. È successo questa volta, e tutta per colpa mia. A Bolzano ci saranno le elezioni comunali e c’è già clima di campagna elettorale. I verdi, anzi, le verdi bolzanine hanno deciso di non partecipare alle primarie insieme al PD. Io, ai giornalisti, mi esprimo a favore e ciò pure con fervore, convinto, ma senza tanto riguardo al gruppo, e già mi si è riempito il fine-settimana: altre interviste, contro-interviste, colloqui, spiegazioni, accordi.

È finita bene. Ci siamo parlati, io ho capito, loro hanno capito, di colpe si son fatti meriti.
Ora sto arrivando a Roma, a lavorare, anzi, a riprendermi. Vado direttamente ad una riunione, inizio: ore 20, fine: open.

Foto: Le portavoce dei Verdi di Bolzano: Corinna Lorenzi e Marialaura Lorenzini

Florian Kronbichler

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