Il presidente del Consiglio Renzi ha appena concluso il suo intervento di replica al dibattito generale sulla riforma costituzionale. Forse è stato uno dei discorsi più forti, più riusciti del presidente Renzi. Di fatti, eccezionalmente non ha parlato al braccio, come si vanta di far sempre. Si è degnato di servirsi di appunti, come fa ogni comune mortale statista.

Purtroppo non fu replica a dibattito. Renzi, al gran finale del lungo iter parlamentare a tappe di questa riforma costituzionale, ha ritenuto di dover dar un’ultima lezione di arroganza, ignorando tutti gli interventi dell’opposizione e apparendo in Aula solo dibattito finito. Fu quindi una replica a ragion ignorata. Un sprezzante sermone di commiato alla Costituzione che fu.
A noi non restò altro che rispondere picche. Se lui non ascoltava noi, come avremmo potuto noi ascoltare lui? Insieme, tutta l’opposizione, abbiamo lasciato l’Aula. Io solo, solo in segno di protesta, ho seguito il discorso funebre renziano trasmesso su video in Transatlantico. Domani ci riprenderemo la parola.