Florian
Kronbichler


Aerport BZ – Non volare senza paura

Ci siamo. Domenica diremo di no e sono fiducioso che saremo in maggioranza. Lo dico da notorio pessimista quale sono. Ci sono tutte le avvisaglie, e persino il Landeshauptmann Kompatscher si è rassegnato. Ha combattuto più che non gli convenisse, eppure, a campagna conclusa, sul ff di questa settimana già si confessa perdente. L’onore delle armi al soldato Arno!

Sto in treno da Roma a Bolzano, come ogni settimana da tre anni e mezzo. E mai, dico mai!, ho sentito nostalgia dell’ aereo. Anzi, sebben non per proprio convincimento ma perché costretti dalle circostanze (aerport Bolzano senza airlines), pure qualcuno dei colleghi parlamentari sudtirolesi si son convertiti ai pregi del treno. L’avevo promesso sin dalla campagna elettorale: mai avrei preso l’aereo da Bolzano. E mai mi è riuscito più facile mantenere una scommessa. Ormai c’è accordo fra gli esperti, su tratti brevi (fino a 500 km) un buon treno batte l’aereo. Gli aeroporti regionali sono in crisi in tutta Europa. La Lufthansa ha chiuso le linee Berlino-Amburgo e Berlino Lipsia. E ne sta chiudendo altre. Non può più competere con i treni intercity. I tassisti di Fiumicino a Roma gridano alla crisi. Gli sono venuti a mancare “i milanesi”. Oggi viaggiano con Frecciarossa da Milano Centrale a Roma Termini in tre ore. Ciò per dire: È un piacere non volare.

Non mi intendo di tecnica di volo né di calcolo di costi. Mi bastano l’esperienza personale da non-passeggero d’aereo (da Bolzano, intendiamoci!) e le preoccupazioni della popolazione direttamente “interessata” (che brutta, perché cinica parola!), per dir di no ad ogni ulteriore speculazione intorno all’aeroporto di Bolzano. Non s’ha da fare, basta.

C’è l’argomento dei sostenitori dell’aeroporto: che senza finiremo retrivi, irraggiungibili, tolti fuori dal mondo che corre. Stupidità! Avere un aeroporto, per una città come Bolzano e una regione prospera ed ospitale come il Sudtirolo, sarebbe la cosa più normale del mondo. Città di queste dimensioni e anche più piccole, normalmente ce l’hanno. Eppure o proprio per questo: Vogliamo diventare una città, una regione “normale”? Una come tutte? La nostra sfida è di essere speciali. Come speciali sono il nostro paesaggio, la nostra cultura e la nostra autonomia. Il futuro viaggia in treno. Abbiamo la fortuna di vivere su una delle linee ferroviarie più importanti dell’Europa. A tunnel di base del Brennero in funzione, saremo collegati con metropoli di Monaco, Roma e Milano in tempi imbattibili da ogni aereo. Ci possiamo permettere il lusso di vivere free of aerport.

Chi ci viene a spiegare che senza aeroporto saremo “tolti fuori”, non ha capito i segnali dei tempi. Primeggiamo nelle statistiche per tante e lusinghiere voci: reddito, qualità di vita, ospitalità, salute, servizi sociali, insomma, siamo ben messi, ma, ci ricordano: ma stiamo indietro per quanto a raggiungibilità. Ottimo!, dico. Il progresso non avanza lineare. Solo chi è cieco o non vuol capire, nega il bisogno di cambiar rotta. Il Sudtirolo ne ha bisogno e se lo può permettere. Rallegriamocene! Dovendo il treno tornar indietro, noi dell’ultimo vagoni: saremo primi.

Così facile e così felice ci riuscirà il futuro senza aeroporto. Coraggio!

Florian Kronbichler

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