Florian
Kronbichler


TTIP-CETA: Tu infelix Austria, resiste!

Nonostante tutto, teniamoci stretta l’Austria. Il paese nostro vicino e naturale amico ci ha procurato noie, ultimamente: minacce di “management” al Brennero, votazioni raccapriccianti (se non andate a vuoto), dichiarazioni latentemente xenofobe, insomma, … eppure: c’è speranza che ci salvi dal CETA, la sorellastra piccola del TTIP.
Il neo-cancelliere Christian Kern dimostra una notevole forza conflittuale. Ha dichiarato che con l’Austria questo accordo commerciale fra l’Unione europea e il Canada non si farà. È stata una dichiarazione coraggiosa e la rende ancora più coraggiosa e incoraggiante il momento in cui il coraggioso cancelliere l’ha fatta: l’altro ieri, all’indomani della dichiarazione di resa da parte del vicecancelliere e ministro dell’economia tedesco nonché capo del Partito Socialdemocratico Siegmar Gabriel.
Lunedì, Gabriel ha estorto alla convenzione del suo partito il sì al Ceta. I socialdemocratici tedeschi, già da anni in preda di un deperimento pauroso, si sono ritrovati di dover scegliere fra peste e colera. Tanti di loro, sabato scorso hanno riempite le piazze delle maggiori città della Germania con manifestazioni anti-TTIP e anti-CETA. Lunedì poi si sono visti chiamati, a Wolfsburg, città della Volkswagen, a “salvare” il loro segretario di partito. Gabriel, ministro dell’economia nel governo Merkel e candidato-cancelliere SPD in fieri, aveva fatto del sì al Ceta una questione di fiducia: per non umiliare, quindi, perdere il loro portatore di speranze, dovevano ingoiare Ceta, sperando che – come lui continua a giurare – Ceta davvero non fosse il TTIP per la porta di dietro. Ciò che ci insegna l’episodio: Un capo di partito socialdemocratico dovrebbe fare a meno di fare il ministro dell’economia.
Comunque, Gabriel e la sua socialdemocrazia hanno giurato di tener duro sul TTIP. Non passerà, – dice. Per il CETA, attacchiamoci intanto all’Austria. Per farlo passare al Consiglio europeo ci vuole l’unanimità. Cara Austria, se ci sei (ancora), resisti! Che dell’Italia di Renzi non mi fido.

Florian Kronbichler


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