Toponomastica: Né vincitori, né vinti, quindi: bene!
Eppur si muove! Mi sono fortemente impegnato, questi ultimi giorni, per un compromesso accettabile nella spinosa quanto obsoleta questione della toponomastica. Da parlamentare dell’opposizioni, le possibilità di incidere sono poche, ma ho cercato di usarle tutte e bene: intervenendo presso il ministro competente, membri della Commissione, tecnici ministeriali, esperti in campo, insomma, c’è stato un bel lavorio e ancora non è finita. In ogni caso, dopo decenni di muro contro muro, di richieste oltranziste (da parte tedesca) contro vittimismi esagerati (italiani), per la prima volta si prospetta una soluzione che non conosce né vincitori né vinti.
C’è, con la bozza di norma di attuazione presentata e a voce accettata ieri, una soluzione della quale si può dire: la risoluzione del problema non costituisce un problema più grande del problema che rivendica di risolvere. Ci sarà ancora una lunga via da andare: Norma di attuazione, legge provinciale, istituzione della Commissione paritetica di esperti (3 tedeschi più 3 italiani), un lavoro forse di anni. Comunque, si è partiti, per una volta tanto, in quello “spirito di equità e di comprensione” di cui parla l’accordo Gruber-Degasperi e che la Magna Carta dell’autonomia sudtirolese.