Florian
Kronbichler


Non questo Consiglio d’Europa

La prima sessione dell’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa si è aperta oggi all’insegna di due sconfitte. Svariati gruppi politici, non solo di sinistra, avevano avanzato la proposta di discutere “sullo stato delle istituzioni democratiche in Turchia”. La presidenza ha deciso a maggioranza di non mettere lasciar discutere. All’interno del gruppo socialista (comprendente i Verdi) si è formata una violenta opposizione a tale “divieto di discussione”.

Anch’io ho fatto mettere a verbale che il Consiglio d’Europa, la cui prima e più nobile ragion d’essere è di vigilare sui diritti umani e la libertà d’opinione fra i suoi stati membri, commette la più grande ommissione in atti d’ufficio. La proposta di discutere della Turchia, messa ai voti in assemblea plenaria, è uscita vincitrice con 94 voti a favore contro 68 contrari e 19 astensioni. Vittoria amara e inutile, perché ci sarebbe voluta la maggioranza dei due terzi. Le pressioni del governo turco (Erdogan) e l’acquiescenza di quei parlamentari disposti a perdonare al regime di Erdogan qualsiasi infrazione ai principi dello stato di diritto, se solo tiene lontano da noi più profughi possibile. Ha vinto un meschino scambio di diritti contro interessi.

La seconda sconfitta: Per il Consiglio d’Europa si aggira un pesante sospetto di corruzione. Ci sarebbe un caso di lobbying, con coinvolti parlamentari che avrebbero accettato da fonti aserbaidschani soldi di un ammontare di 2,4 milioni di euro. Le prove sarebbero stringenti. Stamattina, al gruppo socialista abbiamo approvato una mozione in si condanna non solo ogni forma di corruzione, ma pure di conflitto di interessi, chiedendo una immediata inchiesta indipendente del caso e delle persone coinvolte. Il gruppo stesso, per prima cosa, si è impegnato di darsi un proprio codice di comportamento.

Impegno in cui, in verità, credo poco. La credibilità del Consiglio d’Europa, comunque, mi pare fortemente compromessa. Michele Nicoletti, presidente del gruppo socialista, ha detto stamattina in Aula, “non c’è bisogno di meno Consiglio d’Europa, ma di più”. Alla luce di quanto successo il primo giorno della prima sessione della sua Assemblea parlamentare: nessuna discussione sulla situazione dei diritti umani in Turchia e la scoperta del caso di corruzione nel rapporto fra consiglieri d’Europa e uno dei peggiori regimi in Europa (Aserbaidschan), verrebbe a dire: c’è un urgente bisogno di meno di “questo” Consiglio d’Europa.

Florian Kronbichler


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