Da Badia a Barcelona
Vergogniamoci! Mi ha colto un sentimento di vergogna, ieri, leggendo della decisione del comune di Badia (e in verità pure di San Martin de Tor) di non accogliere una dozzina di profughi. Sono fra i paesi più ricchi e ben stanti dell’intero Sudtirolo (provincia da parte sua fra le più ricche d’Italia). Vergogna! Rispetto invece al suo sindaco Giacomo Frenademetz. Almeno ha avuto il coraggio di mettersi contro la “volontà popolare”, espressa – si presume – dalla maggioranza del consiglio comunale, trovando le debite parola, facendo onore al suo compatriotta omonimo san Ysep Frenademetz.
Un comune di 3.300 abitanti e 9.000 letti alberghieri, disse, “dovrebbe farcela ad ospitare 12 rifugiati”. Difficile non dar retta al buon sindaco. Mi sono chiesto che cosa potesse fare un sindaco perbene che non riesce a conquistare il suo consiglio comunale ad una iniziativa umanitaria così modesta. Dovrebbe procedere per una ordinanza d’emergenza? O ospitare i poveri dodici nella sua pensioncina privata, ergendosi così ad esempio morale e svergognando la comunità intorno? Purtroppo, per il momento l’ha lasciato alla pubblica indignazione. Dati i tempi che corrono e i comportamenti dei suoi omologi intorno, ce ne dovremo accontentare.
Poi, la sera, apprendo della imponente manifestazione “pro profughi” di Barcelona, me ne sono indignato doppiamente. Due-trecentomila catalani e spagnoli che scendono in strada incitando il loro governo ad accogliere più profughi, ad aprire i suoi confini invece di chiuderli come fanno o minacciano di fare altri, la nostra vicina e amica Austria fra quelli. Un grande, confortante gesto di civiltà e solidarietà. Al confronto, il rifiuto della Badia appare più misero ancora. La nostra ricchezza ci rende insensibili e disumani.
Foto: L’imponente manifestazione pro-profughi sabato a Barcelona