Florian
Kronbichler


“Voce dei Siriani che sono ancora in vita”

20 giugno – è la “giornata mondiale” dei rifugiati. Chi mi legge sa della mia scarsa considerazione per le “giornate”, peggio se “mondiali”. Sono inflazionate, vuol dire senza valore. Ho avuto un ripensamento oggi a mezzogiorno. Su invito degli amici trentini Michele Nicoletti e Mattia Civico (consigliere regionale) alla presentazione di una “proposta di Pace scritta dai profughi siriani”. Ci ho conosciuto la “operazione Colomba”. È una ammirevole iniziativa, sostenuta (non solo moralmente) dai nostri vicini trentini, è attiva in Libano, piccolo paese che da anni ospita un milione e duecentomila profughi provenienti dalla vicina Siria.

Già da tre anni i volontari condividono la vita con i rifugiati nei campi a pochi chilometri dal confine con la Siria. “Non ci rassegniamo ad accogliere solo i superstiti della crudele guerra”, disse il consigliere regionale Mattia civico, attivo in “Colomba”, “ci facciamo carico del futuro dei profughi. Noi
la pace non la vogliamo aspettare, la vogliamo costruire.”

Toccante la testimonianza dell’ insegnante Hsyan Elrahim, fuggito tre anni fa dalla sua Siria nel Libano, da dove sta tentando di essere voce “di tutti i siriani che sono ancora in vita”. Insieme ad altri suoi compaesani rifugiati in Italia ha presentato al Parlamento italiano una loro Proposta di pace per la Siria. Mi è sembrato un bell’esempio di politica di pace attiva. Ritengo un dovere, da parlamentare sudtirolese, farmi il più possibile partecipe di simili azioni, all’apparenza forse innocue e sicuramente lontanissime dai presunti problemi “di casa nostra” a cui tanto veniamo richiamati.


Flor now
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