Vaccini: ora alla Camera.
Saranno giornate di fuoco in parlamento, benché governo e maggioranza faranno di tutto per traghettare il decreto vaccini per la Camera così come votato la settimana scorsa al Senato. Ho presentato assieme ad un bel gruppo di colleghe e colleghi una dozzina di emendamenti. Cercano di ammazzarli già in commissione. Vi sono stato, oggi in commissione, pur non faccendone parte, ma aiuta a tener alto il morale di chi ci rappresenta e fa impressione sugli avversari.
In Aula, il governo molto probabilmente porrà la fiducia, blindando i questo modo il testo così come votato al Senato. Troveremo modi per fa valere le ragioni di noi altri che siamo critici e in parte totalmente contrari al provvedimento.
Il pomeriggio ho passato con i manifestanti anti-decreto vaccini in piazza Montecitorio. Madri e padri con figli venuti da tutta l’Italia, decisi a combattere la battaglia d’opposizione fino all’ultimo. Dà forza e rende convinti vedere tanto impegno e partecipazione. Sono venuti da tutta l’Italia. Sono molto sfiduciati. Hanno perso la fiducia nelle istituzioni e nella politica. Ho ascoltato tanti destini. Fra questi di un giovane padre veronese che mi ha raccontato dei suoi anni passati da apprendista panettiere a San Vigilio di Marebbe, dove oltre la professione ha imparato a parlare discretamente tedesco. Ha due bambini ed è deciso a risparmiargli almeno parte delle cure da cavallo lorenziniane.
Mercoledì, l’odioso decreto approderà in Aula. Mi sento responsabilizzato dalle tante lettere venutemi nelle settimane passate e a tante delle quali ho cercato di rispondere.
Foto: Manifestazione anti-decreto vaccini lunedì pomeriggio in piazza Montecitorio.