Intervento di Florian Kronbichler alla Camera dei Deputati, 26 sett. 2017

La difesa più efficace dei piccoli e deboli è rendere pubblico il torto che subiscono. In questo senso porto a conoscenza del Parlamento fatti gravi, atti di vandalismo, se non addirittura di terrorismo verificatisi in questi giorni nel mondo agricolo della mia terra, il Sudtirolo.

L’obiettivo dell’aggressione sono agricoltori e attivisti impegnati nella riconversione ecologica dei frutteti. Ormai sono quattro i contadini, sempre di coltivazione biologica, a cui nell’arco di poco tempo sono stati avvelenati, distrutti, i meli con il pesticida, probabilmente cancerogeno, del glifosato.

Prosegue la sistematica criminalizzazione di attivisti di Malles in Val Venosta, comune che 3 anni fa, per referendum popolare, ha a larghissima maggioranza deciso di voler essere libero da pesticidi.

Grave è che né l’autorità politico-amministrativa né le organizzazioni di categoria si spendono a difesa dei perseguitati pionieri di una economia più sana, sostenibile, anzi!

Lo stesso presidente della Provincia autonoma è pesantemente intervenuto presso la direzione della prestigiosa emittente TV europea ARTE in un modo che non può non essere letto come l’esortazione a censurare un servizio documentario sull’uso straripante di pesticidi nelle monocolture fruttifere delle nostre valli.

La settimana scorsa, la potente lega dei contadini ha esortato funzionari e iscritti a boicottare una conferenza scientifica sul futuro dell’agricoltura montana.

È in corso da mesi una vera e propria crociata contro l’orso e il lupo nei nostri boschi e pascoli. Denuncio un impegno assai più flebile contro i rapaci umani che stanno terrorizzando il movimento ecologista.