Florian
Kronbichler


“Ripartiamo con il civismo!”

Con un occhio ridente e uno piangente sono uscito dalla riunione di “Campo progressista” ieri sera dopo cinque ore di discorsi e dibattiti. Ridente perché Giuliano Pisapia, dopo aver suscitato tante speranze e via via averle spente per i suoi continui tentennii e rinvii, finalmente – pare – ha sciolto le riserve. Prosegue nell’impegno a portare alle elezioni un “centrosinstra ampio e inclusivo” e ci sarà in prima persona. Ha dato la sua parola. C’era tanta gente al Palacongressi Cavour, oltre ogni attesa, e ho conosciuto un Pisapia non più cunctator come cinque altre volte nel corso dell’ultimo mezz’anno, ma brillante e deciso. Sarà sempre un leader riluttante, magari un anti-leader, ma leader e c’è grande voglia di seguirlo. “Ripartiamo con il civismo!” ha concluso la riunione di rappresentanti regionali, comunali e parlamentari.

Ho però pure dei dubbi sulla via da intraprendere da qui alle elezioni politiche a marzo. Ho detto dell’occhio piangente. Riguarda il rapporto fra “campo progressista” di Pisapia e “Movimento democratico e progressista” di Bersani, Speranza e compagni. Ho visto fino ad oggi e continuo a vedere un futuro per la sinistra, anzi, per un centrosinistra degno del nome, solo se questi due movimento si mettono insieme. Era l’obiettivo sin dall’inizio e non vedo ragioni perché non lo debbano valere ancora. Noto in ambedue gli schieramenti, figli di scissioni (gli uni da Sinistra italiana e gruppi vari, gli altri dal PD) ancora vivo e vegeto un preoccupante autocompiacimento e lo considero infantile e autolesionista. Ci sono vedute differenti su alcune cose, il rapporto con il partito democratico di Renzi come prima. Ma perché non dovrebbero esserci in movimenti che ambiscono ad essere “larghi” e “inclusivi”. Mai e poi mai mi rassegnerò a capire la “tradizione” della sinistra secondo cui il fatto di pensarla diversamente su due tre cose sia ragione sufficiente per dividersi in partiti diversi.

Di tanti belli interventi di ieri mi è particolarmente piaciuto quello del compagno trentino Vanni Scalfi, capogruppo di “Insieme per Trento” al Consiglio comunale di Trento, fuoruscito dal PD assieme ad altri tre consiglieri. Ha elencato a Giuliano Pisapia tutte le sue debolezze, vere e presunte tali, rivolgendoli però in spunti di ripartenza in positivo. La filippica trentina, applaudita dall’intera platea, si è conclusa in un spontaneo e caloroso abbraccio fra i due.

Vi ho visto un bel auspicio per domenica prossima, 12 novembre, quando “Campo progressista” (spero aprendo a MDP) lancerà ufficialmente la sua costituzione in movimento politico e concorrente alle elezioni parlamentari.


Flor now
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