Florian
Kronbichler


I ladini costituzionali.

Giornata dei ladini oggi alla Camera. Abbiamo approvato in via definitiva la proposta di legge costituzionale cambiando lo Statuto di autonomia della Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol “in materia di tutela della minoranza linguistica ladina”. Così recita il titolo. Abbiamo portato compimento quanto i padri dell’autonomia, all’epoca, ovvero 45 anni fa alla posa in vigore del Secondo Statuto di autonomia si erano dimenticati di immeterci. È l’equiparazione del gruppo ladino ai due grandi gruppi, tedesco e italiano, riguardo ad alcune prestigiose cariche pubbliche. È una legge riparatrice. Dà ai ladini del Sudtirolo di aver per diritto un vicepresidente del governo provinciale, così come una vicepresidenza in diverse istituzioni e commissioni da cui fino ad ora erano esclusi. Elimina, insomma alcune discriminazioni a livello istituzionale.

Personalmente avrei preferito che l’equiparazione dei ladini – legittima richiesta! – la si fosse fatta in modo più moderno, più incisiva sulla realtà sociale e culturale e non solo istituzionale.
Sbagliato sarebbe sostenere che avessimo apportato qualcosa di propositivo alla salvaguardia della cultura ladina. Il popolo dei ladini continua a restare diviso su tre province e due regioni con norme tutrici differenti. I ladini del Sudtirolo, a differenza dei loro compatriotti trentini, non otterranno un proprio collegio elettorale. Ciò significa che i ladini pure in futuro dovrà accontentarsi di una rappresentanza politica più per grazia ricevuta (dalla SVP) che di diritto.

Ho in dichiarazione di voto a nome del mio gruppo “Articolo Uno – Movimento democratico e progressista”esplicato luci e ombre del provvedimento, concludendo il mio intervento in ladino con un “Aodunse n laur sinzîr che pòrtes früc! Gilulan de cör.


Flor now
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