Con l’imposizione di Maria Elena Boschi a candidata PD/SVP a candidata del collegio uninominale Bolzano-Bassa Atesina per la Camera dei deputati, è stato inferto un colpo mortale allo spirito dell’assetto autonomistico del Sudtirolo. Il partito etnico di governo, la SVP, prima suggerendo e poi coprendo l’atto autoritario di Matteo Renzi, ha annientato il suo partner di governo italiano, il PD locale, e con ciò politicamente interdetto il gruppo linguistico italiano del Sudtirolo.

 

È cinismo puro il modo, in cui la SVP ha disposto del collegio Bolzano-Bassa Atesina per Camera e senato che secondo spirito dello Statuto di autonomia spetta agli italiani. Ora c’è la prova: Gli italiani del Sudtirolo, alle elezioni che sono il più alto, il più nobile appello della democrazia, non contano. Sceglie la SVP per loro. E non sceglie uno di loro, no, non li ritiene degni né capaci di scegliersi un loro proprio deputato o senatore. Bara sopra lo loro testa direttamente con Roma, con Renzi e Renzi ha mandato i prescelti. I commissari, insomma.

 

È colonialismo, è imperialismo autonomo. Come l’Empire britannico che mandava i suoi governatori in India. Non ci sarà un parlamentare degli italiani sudtirolesi. Nel migliore dei casi avranno un parlamentare per gli italiani. Se questa è autonomia? Se così gli italiani sudtirolesi possono fidarsi dell’autonomia? È abuso dell’autonomia i fini partitici.

 

Per il bene di una pacifica e dignitosa convivenza fra sudtirolesi di tutte le lingue è d’obbligo sottrarsi a questo ricatto etnico. L’umiliazione dei nostri concittadini italiani costituisce oggi il maggior pericolo per la nostra autonomia. Un gruppo linguistico che non si può scegliere liberamente, autonomamente, i suoi rappresentanti politici, non è libero. È interdetto. E il suo partito di governo non è più solo uno a responsabilità limitata, è a responsabilità zero.

 

Avanti di questo passo, finiremo che Gianclaudio Bressa per chiamata esterna sarà vice-Landeshauptmann a vita e Maria Elena Boschi sua sottosegretaria con delega alla liquidazione del rottame italiano.