A Borgo Valsugana: Serata all’insegna di Degasperi.
Succede anche questo: Ieri sera. Con Antonella Valer e Vincenzo Calì, ambedue candidati di “Liberi e Uguali” per il collegio Val Sugana-Fiemme-Fassa, arrivo a Borgo, capoluogo della Bassa Valsugana. Sono le 8 di sera, attraversiamo la cittadina (metà asburgica, metà veneziana, 7.000 abitanti), non si vede una anima per strada, a malapena riusciamo a trovare un locale aperto per mangiare un boccone prima dell’incontro elettorale che è fissato alla 8 e mezza al Centro comprensoriale. Siamo leggermente in ritardo (ma solo qualche minuto, per la pizza al taglio che non arrivava), attraversiamo la cittadina di ritorno e Borgo non è cambiata: una cittadina senza cittadini. Che ci saremmo trovati da soli?
Altro che! Entriamo e Borgo è qui. Una saletta piena. In numeri: 40 e più persone, giovane e anziane, maschi e femmine. Davvero una lieta sorpresa di questi tempi di magra politica. Abbiamo parlato di elezioni, ovviamente, di problemi del posto, della Valsugana e il suo traffico asfissiante, ma pure di politica nazionale e dei grandi temi ecologici e sociali. Antonella che è una ombudswoman ambulante e si spende in mille iniziative volontaristiche, ha portato in dono a tutti i partecipanti una copia della Costituzione. Di costituzione e di come viene quotidianamente tradita è versa anche buona parte della serata.
Io che candidato non sono più mi ero fatto imbarcare nella spedizione Borgo per un mio speciale interesse. Sono – ed è rischioso confessarlo in Sudtirolo – un estimatore confesso ed irriducibile di Alcide Degasperi. Il grande statista, artefice dell’Accordo di Parigi (fonte della nostra autonomia) e padre nobile della Costituzione italiana oltre che, assieme ad Adenauer e Schuman, dell’Unione Europea, è natio di queste parti. È morto nel 1954 a Sella Valsugana, frazione di Borgo.