Florian
Kronbichler


Da osservatore elettorale in Turchia

Domenica prossima, 24 giugno, in Turchia avranno luogo elezioni anticipate del Parlamento e del Presidente. Come già un anno fa, pasqua 2017, in occasione del referendum costituzionale (vinto di misura dal presidente Erdogan), pure per le elezioni di domenica io farò parte della delegazione del Consiglio d’Europa con il mandato di osservatore elettorale. Il mio nome è stato indicato da parte del gruppo socialista dell’Assemblea parlamentare. Con i delegati del Consiglio d’Europa saranno presenti in Turchia pure rappresentanti della Nato e del Osce. Insieme abbiamo il compito dii garantire uno svolgimento libero, trasparente e in linea degli standard internazionali delle operazioni elettorali.  Su mia personale richiesta l’Autorità turca ha dato il benestare che io sia destinato ad osservatore nell’Anatolia est, zona politicamente più critica in quanto abitata per la maggioranza da curdi. Per le tensioni ethno-politiche e la forte opposizione al regime del presidente-plenipotenziario Erdogan, l’Anatolia-est con la capitale Erzurum è al momento la regione più colpita dalle misure restrittive in seguito al perdurante stato di emergenza.

Partendo da Roma arriverò giovedì, 21, ad Ankara. Nella capitale turca, assieme ai colleghi europei ed americani incontrerò il presidente e i membri della Corte suprema vigilante sulle elezioni, i dirigenti dei media nonché rappresentanti di partiti e associazioni non-governative. Sabato mattina proseguirò assieme a tre altri parlamentari (di Germania, Ucraina, Francia) per Erzurum al confine con l’Armenia e assisterò lì alle operazioni elettorali vere e proprie. Ci accompagneranno un autista e un interprete messici a disposizione dall’amministrazione centrale. Già lunedì, a schede probabilmente non interamente scrutinate, faccio ritorno su Francoforte e da lì a Strasburgo dove riferirò della missione all’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa.


Flor now
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