Paolo Ghezzi for president
C’è il candidato presidente del centrosinistra del Trentino, c’è lo slogan (Futura 2018 – Noi vogliamo vincere), c’è l’entusiasmo intorno e trasversale, ma c’è il centrosinistra? E se c’è, c’è ancora tempo riunirlo? C’ero anch’io, ieri sera con Rosmarie a Trento. Non potevo non accettare l’invito di Paolo Ghezzi, mio amico e collega di tante avventure giornalistiche (ed editoriali). Sta tentando l’impossibile. La mission impossible di sbarrare alla Lega la conquista della presidenza della Provincia autonoma di Trento. Gli ho promesso il mio sostegno, per quanto modesto esso possa essere.
Intanto, meglio non poteva andare la ”prima” da candidato presidente di Paolo Ghezzi. Il Muse era strapieno, tutti i posti a sedere andati, un duecento persone in piedi solo nella sala d’ingresso e poi tutti e tre i piani superiori e anche il ponte sospeso. Insomma, la corsa della ”cosa colorata” è partita.
Chiamato al microfono, ho tenuto a mettere in risalto l’autonomia come patrimonio che trentini e sudtirolesi hanno in comune ma che ambedue non sanno o non vogliono riconoscere. Riporto qui stralci del mio intervento (che per altro fu molto ben preso dal pubblico).
“Già da parlamentare sudtirolese-trentino di Verdi e di SEL ci ho tenuto molto a dare testimonianza dell’unità e dello stare insieme di sudtirolesi e di trentini.
Io, così come della Costituzione sono un convinto patriota anche dello Statuto di autonomia. È il patrimonio più prezioso che abbiamo e ce l’abbiamo insieme.
Sono contrario a chi l’autonomia vuole dividere in due. Sono più i sudtirolesi ad illudersi di un futuro autonomo solo loro. I trentini, più che cercare questa divisione, la subiscono per rassegnazione. A forza di sentirselo dire per decenni, ormai credono che l’autonomia ce l’hanno per grazia ricevuta dalla Südtiroler Volkspartei.
È ora di dare una scossa a questo rapporto squilibrato, indegno, fra Bolzano e Trento.
Sono contento per questo che in Trentino si è fatto avanti con Paolo Ghezzi uno che abbia la capacità di mettersi anche nella testa dei sudtirolesi e la sensibilità di cogliere isegnali di cambiamento nel rapporto Trento-Bolzano. In Paolo ritrovo le qualità del leader democratico che sono competenza, solidarietà e forza conflittuale. Lo dobbiamo sostenere, affinché ci possa rappresentare.”
Il bilancio della serata? Un grande successo. Il centrosinistra trentino è partito con un bello scatto. La spinta di popolo c’è stata e l’entusiasmo si è sentito tra i presenti (tra i tanti c’erano assessori e consiglieri provinciali, tanti volti noti del Pd, del Cantiere Civico, dell’Upt di Lorenzo Dellai, dei vari schieramenti della sinistra, ovviamente. Non mancava, e come avrebbe potuto?, Marco Boato che ha lanciato un infiammato appello a “voler vincere insieme e votare Paolo Ghezzi presidente della Provincia autonoma di Trento”