Profughi nel giorno della memoria
Giornata della memoria, oggi, 27 gennaio. È la giornata in cui, 71 anni fa, fu liberata il lager di Auschwitz. So che a casa nostra, in Sudtirolo, il giorno non trova alcuna speciale attenzione. Non è rimarcato sui nostri calendari. Noi, l’holocaust lo preferiamo rimuovere. Altri lo mistificano, a volte anche a secondi fini.
Comunque, considero una mia fortuna poter assistere proprio oggi, al Consiglio d’Europa, ad un intenso dibattito sulla questione della criminalità organizzata e il dramma dei profughi. Per quanto l’holocaust sia imparagonabile con qualsiasi crimine della storia moderna, ritengo una felice coincidenza, poterlo ricordare denunciando il crimine di cui oggi sono vittime i milioni di persone in fuga da guerre, persecuzioni e penurie di ogni tipo. Per il nostro gruppo (di socialdemocratici ed ecologisti) è intervenuto il neo-capogruppo Michele Nicoletti, deputato PD di Trento.
Al parlamento a Roma, in concomitanza si è tenuto un seminario sulle autonomie speciali. Avendo io, fra i due impegni, scelto Strassburg, me ne sono scusato via sms con Kompatscher per la mia assenza a Roma. Scuse accettate con una simpatico sms di ritorno: “Più che scusato. Se sta male l’Europa, non sta bene neppure il Sudtirolo. a.k.”
Non avevo bisogno di scuse. Ma la motivazione mi ha fatto piacere.
Florian Kronbichler