“La storia insegna, ma non ha scolari.”
È una frase di Antonio Gramsci. Alla Camera, oggi abbiamo ricordato gli 80 anni (1937) dalla morte del grande pensatore, poeta, politico, giornalista e fondatore del Partito Comunista Italiano. Non è affatto “tempo perso”, come volentieri osservano coloro che non hanno memoria e deridono chi ne invoca. Sostengo invece che dovremmo dedicare più tempo al ricordo del bene e dei bravi che la storia, anche recente, ci ha regalato. Vale molto di più di tante leggine di cui, anzi, non c’è nessun peccato se “per mancanza di tempo” non vengono approvate.
In questo senso, oggi è stata una giornata fruttuosa al Parlamento, avendo esso, oltre al ricordo di Antonio Gramsci, approvato una legge a favore di “Iniziative per preservare la memoria di Giacomo Matteotti. Giacomo Matteotti (1885 – 1924), pensatore e politico socialista, fu rapito e assassinato da una squadra fascista probabilmente su ordine di Benito Mussolini.. . Non vogliamoci rassegnare alla diagnosi pessimista di Gramsci e cerchiamo, per una volta tanto, di essere scolari meno distratti di storia maestra.