Florian
Kronbichler


Tsipras, Oktavia e Giulini

In viaggio di ritorno per Roma. Sarà una settimana intensa, “d’inferno”, me la annuncia Luisa Gnecchi. “Ci terranno lì fino a sabato compreso.” La collega tende a drammatizzare. E se anche avesse ragione, – abbiamo passato un weekend xx-large, giovedì-domenica, e per me era una felice eccezione.
Felice in vari sensi. Prima per la lunghezza e lo stupendo clima pre-estivo che a Bolzano mi gratifica tanto quanto a Roma. Me lo sono goduto lavorando nell’orto di casa e insieme a mia moglie girando per le passeggiate intorno a Bolzano.
C’era ovviamente un po’ di campagna elettorale a favore di Oktavia Brugger in Lista Tsipras per un’altra Europa. Simpatico volantinaggio in Piazza Municipio assieme ai compagni, instancabili, di SEL. Sabato sera dibattito fra Oktavia e il giornalista greco Dimitri che è venuto da Roma appositamente per spiegarci la crisi greca e il fenomeno Tsipras. Ah, quanto avrebbe fatto bene sentirlo ai tantissimi sudtirolesi vittime di propaganda e luoghi comuni anti-greci. Una autentica lezione di giornalismo libero ed illuminista. Il pomeriggio ho accompagnato Dimitri ad una intervista con il collega giornalista Johannes Vötter che poi è uscita (riuscita!) ieri sulla Zett.
La più bella giornata del weekend fu, però, il venerdì, 9 maggio. È stato il 100esimo compleanno, postumo, del maestro Carlo Maria Giulini, morto 9 anni fa e sepolto al cimitero di Bolzano. Giulini, per me fu e resta il direttore d’orchestra preferito. Di averlo potuto conoscere di persona e essere diventato amico di famiglia, io considero uno delle mie più grandi fortune. I suoi figli Alberto e Stefano che vivono in Lombardia, spesso frequentano Bolzano, dove abitano tuttora i due fratelli del Maestro Carlo Maria: Alberto, noto commercialista (già vicepresidente della Cassa di Risparmio e presidente del Collegio sindacale della Fondazione) ha oggi 98 anni. L’altro fratello, Steno, di anni ne ha 103. Ambedue sono lucidissimi di spirito e fisicamente in forma invidiabile.
Essendo Carlo Maria Giulini stato cittadino onorario della città di Bolzano, il Comune, insieme al Conservatorio Claudio Monteverdi, ha ritenuto onorare la ricorrenza del 100esimo compleanno del maestro, la mattina di venerdì, 9 maggio, con una cerimonia alla tomba in cimitero, e la sera con un concerto di alunni del Conservatorio. Per tutti e due gli eventi valeva purtroppo il detto del “gut gemeint ist das Gegenteil von gut”. Bene ha fatto il comune a ricordarsi del suo cittadino onorario, ma il ricordo del personaggio avrebbe meritato essere pubblicizzato a dovere. Così, non avendo fatto sapere niente a nessuno, sia la cerimonia alla tomba che il concerto al Conservatorio, sono passati pressoché inosservati. Ad esclusione del pubblico. L’intimità del ricordo sicuramente fu appropriata al carattere, umile e riservato, del grande personaggio, ma a chi il Comune conferisce una cittadinanza onoraria, dovrebbe anche procurare un minimo di partecipazione cittadina.
Il mio treno ha raggiunto Roma Termini – e io mi rituffo in politica.

Florian Kronbichler

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