Florian
Kronbichler


Per dovere di responsabilità

Amici o compagni, idealità o fattibilità, principio o utilità, governabilità o manifestazione, coalizione o opposizione, mettere al sicuro una maggioranza di centrosinistra o osare il tutto per tutto, insomma: coalizione Renzo Caramaschi o andare da soli con Verdi e candidato-sindaco Norbert Lantschner?

Credetemi, non prendo alla leggera la decisione di fronte a queste elezioni comunali di Bolzano. Mi trovo in un conflitto, no, non di interessi (perché di interessi in senso affaristico con il Comune di Bolzano o con una delle forze politiche in lizza non ho da spartire). Sono in un conflitto di coscienza. Un conflitto che comunque devo risolvere. Sono parlamentare a nome e grazie ai voti dei Verdi sudtirolesi e di Sinistra Ecologia Libertà (SEL). Seppur mai stato iscritto a nessuna delle due formazioni partitiche, nel nome di ambedue cerco di fare il mio meglio al Parlamento e ad ambedue va il mio sostegno politico ed monetario. E pure la mia simpatia.

Ora però, di fronte alle elezioni del Consiglio comunale e del sindaco, per la prima volta mi ritrovo a dover scegliere: o di qua o di là, tertium non datur. O Verdi soli e puri, o SEL all’interno della coalizione per Caramaschi con dentro partiti e candidati che personalmente non sarei andato a cercarmeli. Provato dalla scottata della volta scorsa, con quel tentennio verde, quella indecisione e anche incoerenza che alla fine ha contribuito a farla finire come è finita, per questa volta credevo che la débacle fosse servita da lezione. Convinto, mi sono schierato sin dall’inizio per un comune candidato-sindaco Caramaschi. Di tutti del reame mi è sembrata il migliore, quindi, ho deciso di sostenerlo.

In nessun momento l’ho ritenuto un sostegno velleitario e men che meno un atto nemico nei confronti dei verdi. Anzi, ero convinto che i Verdi sarebbero stati dalla stessa mia parte, così come il candidato Caramaschi stesso dava per scontato il loro sostegno. Col senno del poi devo ammettere che sia lui che io abbiamo agito da ingenui. Ma succedeva in buona fede. Avevo sperato di aver i Verdi dalla nostra già alle primarie. Poi non è stato così. Il gruppo dei Verdi di Bolzano hanno scelto per stare alla finestra, anche se non c’è alcun dubbio che senza noi Verdi in libera uscita, Caramaschi non ce l’avrebbe fatta a spuntarla alle primarie. Senza i voti verdi, oggi il candidato-sindaco del centrosinistra sarebbe Sandro Repetto.

Mi sono impegnato nelle decisive riunioni, sia a livello provinciale che comunale, di convincere amiche e amici verdi dell’utilità, anzi, della necessità di mettere insieme, sin dall’inizio, tutte le forze di buona volontà. Li ho implorati di superare il settarismo, l’auto-ipsismo di cui gruppo minoritari sono tanto affetti. Capisco che non tutto dei partiti partner di una coalizione e neanche del candidato sindaco possa piacere. D’altronde, ci fosse accordo su tutto, che ragione ci sarebbe per fare coalizioni? Si starebbe tutti nello stesso partito. Per me, se non buttiamo dietro a noi tutte le ragioni divisive, ce ne sono eccome!, a queste elezioni corriamo il serio rischio che il candidato del centrosinistra non arrivi neanche al ballottaggio e che a governare Bolzano sarà la destra. Chi questo pericolo o lo ignora o crede di poter fregarsene, per me manca di senso di responsabilità.

Non tacciatemi di accademismo, ma mi viene a scomodare il padre della sociologia Max Weber che parlava di Gesinnungsethik e di Verantwortungsethik. Etica di coscienza e etica di responsabilità. Il politico – e ovviamente i partiti politici – devono anteporre la etica di responsabilità a quella di coscienza. I verdi di Bolzano, scegliendo di andare da soli e con un proprio candidato sindaco mi pare non lo stiano facendo. Gli do atto che coalizzandosi dovrebbero rinunciare a qualcuno degli obiettivi genuinamente verdi. E sarebbe un sacrificio, anzi, un peccato. Ma a Bolzano, questa volta sta a disposizione la democrazia. Io credo che sostenere e far votare Renzo Caramaschi sindaco, sia un atto di responsabilità. Perché necessario. Io continuo a farlo. Non posso diversamente e chiedo ad amiche e amici verdi che comprendano.

Florian Kronbichler

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