Florian
Kronbichler


Più a lungo è morto, e più …

 

Perché tanto interesse per Alexander Langer? E perché più a lungo è morto, e più suscita interesse? Avevo cercato di dar una risposta alla domanda, due anni fa al ventennale della sua morte (1995), sul settimanale ff con un articolo dal titolo “in via sugli altari”. Intendevo: la sua mitizzazione procede inarrestabile. Su invito della fondazione “Tierra” ho tenuto ieri sera una conferenza a Curno, grosso borgo vicino a Bergamo.

Il tema, pubblicizzato sul libretto di programma, fu genericamente “Alexander Langer”. Su mia richiesta di che cosa di preciso avrei dovuto parlare, l’organizzatore Eraldo Maffioletti mi rispose altrettanto genericamente: “Parlaci un po’ del tuo libro che hai scritto su Langer”. Si riferiva al “mite lottatore”, traduzione in italiano del mio abbicedario “Was gut war”. Gli chiesi pure, con quante persone avessero contato. Mi rispose, “almeno una ventina, spero di più”.

Sono venuti 90 (novanta!). Donne, uomini, reduci del 68, molti giovani, la sindaca reggente e l’assessora che alle elezioni di giugno ne vuole prendere l’eredità. Proprio tanti. Ho parlato di Alexander Langer per un’ora e mezza. Sono rimasti tutti fino alla fine. E di che cosa ho parlato? Per buona parte delle ragioni perché Alexander Langer susciti tanto interesse – ancora e sempre di più a 22 anni dalla morte.


Flor now
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