Il jus soli e la doppia cittadinanza
Ho votato, mesi fa alla Camera, convintamente per il jus soli e convinto ne resto. Nonostante ciò comprendo e condivido l’esitazione con cui il presidente del Consiglio Gentiloni cerca di rinviare il voto del Senato sul provvedimento. Non lo ritengo per questo un voltafaccia. Non è il momento. Troppo forte è il vento avverso che all’improvviso tira nella società e inevitabilmente si ripercuote sui politici in procinto di elezioni. Meglio rinviare che rischiare il fallimento. Gentiloni dimostra senso di responsabilità attendendo il momento opportuno.
Continuo però a ritenere ipocriti, opportunisti e inattendibili tutti quanti in Sudtirolo si esibiscono strenui avversari dello jus soli. Sono quelli che da anni chiedono per sé (sudtirolesi doc o presuntisi tali) la cosiddetta “doppia cittadinanza”. E non sono solo i Freiheitlichen e la Südtiroler Freiheit, ma pure parte della Südtiroler Volkspartei. O a qualcuno non pare contraddittorio e cinico non concedere la cittadinanza ad un bambino di genitori stranieri nato, cresciuto e formato in Italia e allo stesso momento chiedere per sé la cittadinanza, oltre alla propria (italiana) di uno stato in cui non si è mai vissuto e non si ha intenzione di vivere? Vergogna!