Assedio premuroso
Oggi, alla Camera abbiamo votato una legge a misura mia personale (e di chi come me): “Modifiche al codice penale e al codice di procedura penale concernenti i delitti di truffa e di circonvenzione commessi in danno di persone ultrasessantacinquenni”. Le persone ultra65enne, come me, sono definite ai sensi di questa nuova legge, “soggetti vulnerabili” e in altro contesto “deboli”.
Mi rassegno allo status di soggetto debole, vulnerabile, perché ultra65enne e prendo atto, con nessun sollievo, che sarà “punito con la reclusione da due a sei anni e con la multa da euro 400 a euro 3.000 “chiunque induce una persona (cioè me – n.red.) che versi in situazioni di vulnerabilità psicofisica, in ragione dell’età avanzata, a dare o promettere indebitamenti a sé o ad altri denaro, beni o altra utilità …”
Siamo alla follia. Stiamo facendo leggi, specialmente ad appesantimento del codice penale, che sono assolutamente inutili, quindi dannosi. Ho già ripetutamente deplorato questo malcostume parlamentare: rispondere ad ogni delitto che accade, con una leggina speciale, aumentando le multe e indurendo le pene. L’abbiamo fatto contro il femminicidio, contro l’omofobia, contro la violenza domestica, la propaganda nazifascista …
Non fatemene elencare altre. Non sono buon di niente. Sono dannose perché più parcelliamo i delitti e meno sono perseguibili. Abbiamo (abbiamo avuto) un buon codice penale. L’attuale furia proibizionista non fa altro che appesantire, complicare, rendere inapplicabile le valide norme esistenti. Il diritto penale morirà di obesità. Sono ultra65enne, per legge “soggetto vulnerabile”. Mi ribello a tanto assedio premuroso.