Florian
Kronbichler


Al Parlamento la tragedia del giovane curdo a Bolzano

Heute nachmittag am Ende der Sitzung habe ich im Plenum der Abgeordnetenkammer folgende Erklärung abgegeben.

Ho dato questo pomeriggio in Aula della Camera la seguente dichiarazione.

Nella notte tra sabato e domenica questa, un ragazzo profugo curdo-irakeno di 13 anni, affetto di distrofia muscolare, è morto dopo aver riportato delle fratture dovute alla caduta dalla sedia a rotelle a causa di una barriera architettonica e dopo aver passato insieme alla famiglia (genitori con altri 3 fratellini più piccoli) diverse notti all’addiaccio o in sistemazioni precarie, senza avere mai avuto possibilità di accesso alle pubbliche strutture di accoglienza.

Ritengo doveroso portare il caso a conoscenza di questa Aula, perché la tragedia del giovane morto e della sua famiglia può essere anche conseguenza di atteggiamenti e di certa cultura politica propri della nostra ricca provincia autonoma di Bolzano. È luogo comune la critica, semiseria, secondo cui l’amministrazione sudtirolese si distingue per interpretare leggi italiani con rigore prussiano, rendendo in questo modo certe norme o inapplicabili o insopportabili. E non basta, non di raro abusa dell’autonomia per rinvigorire, a convenienza, certe sanzioni. È il caso attuale dell’accoglienza a richiedenti protezione internazionale.

La legislazione statale prevede che casi di richiedenti particolarmente gravi, siano eccezionalmente ammessi alla piena accoglienza. La ripartizione competente ai servizi sociali della Provincia invece, in dispregio di questa direttiva ha emanato una circolare, in cui nega tout court l’accoglienza a soggetti vulnerabili. Apparentemente procede secondo la massima: essere ospitale il meno possibile, perché se no, „vengono qui tutti“.

Non vi è alcun dubbio che il piccolo Adan, così come i suoi tre fratellini di 6, 10 e 12 anni sono tutti da considerare vulnerabili la cui accoglienza e presa in carico è regolata da una chiara legislazione nazionale ed europea che la ricca provincia del Alto Adige / Südtirol si permette di non rispettare.

Riteniamo che l’autonomia ci sia data per migliorare e non per restringere i servizi a chi ne ha più bisogno. Nello specifico: Riteniamo che la Provincia doveva garantire senza alcuna esitazione l’accoglienza e la cura delle persone giunte nelle sue città nel rispetto dei loro diritti previsti dalla normativa in materia di asilo.


Flor now
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