“Al lavoro, alla lotta!“ – è il grido di battaglia con cui Susanna Camusso ha concluso oggi a mezzogiorno in Piazza del popolo a Roma la manifestazione della CGIL a difesa delle pensioni. Sono impegnato questo weekend in colloqui ed incontri parlamentari, così non sono tornato a casa e insieme a mia moglie Rosmarie ho colto l’occasione di partecipare all’imponente iniziativa sindacale.
“Pensioni – i conti non tornano”; “per sostenere sviluppo ed occupazione”; “per garantire un futuro ai giovani” – questi gli slogan scritti sul palco degli oratori, lungo i quali la segretaria generale ha anellato il suo discorso conclusivo. Ah, i giovani! Sono il tallone d’Achille di tutti i sindacati, ma della grande CGIL in special modo: Hanno il trauma di apparire una organizzazione di vecchi, di rappresentare se non solo, sicuramente soprattutto gli interessi dei pensionati.
In tutti e tre i sindacati confederati CGIL, CISL e UIL quella dei pensionati è il sindacato di categoria più numerosa. Il pericolo dell’innalzamento dell’età pensionabile, obiettivo della legge di bilancio in corso di attuazione al Parlamento riguarda direttamente i lavoratori più anziani, ma appunto, solo direttamente, ci teneva a sottolineare la Camusso rivolgendosi ai giovani confortevolmente numerosi in piazza: “La pensione è anche il vostro futuro, cari giovani”, declamò.