Florian
Kronbichler


Il caso Aldo Moro: Mancanza di verità

Con la relazione sull’attività svolta e una risoluzione votata all’unanimità dalla Camera si sono conclusi stamattina i lavori della “Commissione Parlamentare di inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro”. Sono stati quattro anni di indagini, di perizie ed audizioni, insomma sedute settimanali. Per me che della Commissione fui segretario, è stato uno dei lavori, se non più impegnativi, di sicuro più interessanti della mia esperienza parlamentare. Sono stato fra i più assidui frequentatore delle sedute. Ho avuto modo di conoscere e sentir parlare forse gli ultimi sopravvissuti di quei “55 giorni” più lunghi della storia repubblicana consumatisi fra il rapimento (16 marzo) e l’uccisione di Aldo Moro (9 maggio 1978).

Abbiamo audito in commissione familiari dello statista, poliziotti, magistrati, monsignori, giornalisti, scrittori e terroristi. E cosa ne è il risultato? Espresso in negativo: “Una mancanza di verità”, come si è espresso il presidente della repubblica Sergio Mattarella l’altro ieri in occasione della giornata delle stragi. Non abbiamo scoperto “la” verità sull’ ed intorno all’atroce delitto. Espresso in positivo: Abbiamo raccolto sufficienti prove che così come la storiografia regnante la racconta, la cosa non può essere stata.

L’inchiesta parlamentare ha apportato nuovi elementi utili ai fini di una seria ricostruzione del delitto Moro. I risultati dei lavori in Commissione sono raccolti in una relazione finale di 275 pagine. Con la mozione (anche di mia firma) approvata oggi in Parlamento, il governo si impegna la promuovere nel 2018, il 40esimo anniversario della strage di cui lo statista italiano e i suoi cinque agenti di scorta furono vittima, la valorizzazione di questo tragico evento. Domani, giovedì, presenteremo le conclusioni della Commissione in conferenza stampa.

Foto: La presidenza della Commissione Moro (da sinistra: On. Bolognesi, Kronbichler, Sen. Fornaro, On. Fioroni, On. Grassi).

 


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